Molte marine, nel nostro Paese, si stanno attrezzando per ospitare imbarcazioni di piccolo-medie dimensioni.

E’ un segnale molto importante.

Il messaggio della ripartenza dalla cosidetta nautica ‘minore’ – definizione che a noi non piace e che vorremmo ribattezzare in: ‘la nautica per tutti’ è stato raccolto.

Alcune importanti marine dell’Adriatico si stanno dotando di mini-finger di ormeggio per poter ormeggiare in modo sicuro e confortevole, e ordinato, numerose imbarcazioni tra i 5 e gli 8 metri di lunghezza.

Il mini-finger: una struttura di ormeggio che sembrava aver perso appeal e che ora sta ritrovando il giusto valore e la giusta collocazione.

E’ un sistema di ormeggio molto diffuso negli USA che permette all’utente di ormeggiare e disormeggiare la propria imbarcazione in grande autonomia e con la massima semplicità, e senza doversi sporcare le mani o la barca, con la cima immersa nell’acqua.

I modelli di mini-finger sono vari, possono avere la struttura in acciaio o in lega di alluminio, possono essere rivestiti in legno o in materiale composito oppure presentarsi come una semplice asta di ormeggio priva di piano di calpestio e/o di parabordi laterali, può essere dritta o angolata (‘a spina di pesce’) per una migliore collocazione lungo i corsi d’acqua o deve gli spazi sono più ridotti.

Il prezzo contenuto, la limitatissima occupazione di spazio (pari ad una trappa di ormeggio), la amovibilità e riposizionabilità, la facilità di ormeggio-disormeggio e manovra lo rendono davvero un prezioso elemento di completamento di molte marine che vogliono offrire una ampia gamma di soluzioni per i propri clienti.

L’impatto ambientale è pari a zero, non occorre posare nulla sul fondale, non richiede blocchi di calcestruzzo, né catene. La manutenzione è molto contenuta – un controllo di tanto in tanto, alle parti bullonate, è più che sufficiente, la struttura rimane fuori acqua, non occorrono ispezioni subacquee.

Strutture di ormeggio più funzionali ma meno costose possono essere un interessante incentivo per riportare la barca in acqua e a navigare.